Lavoro accessorio: cos’è, chi può farlo, opportunità nel digital-bozz

Con lavoro accessorio s’intende l’insieme di prestazioni lavorative non riconducibili alle tipologie contrattuali tipiche del lavoro subordinato o del lavoro autonomo, ma caratterizzate da un limite prettamente economico e dal pagamento attraverso i voucher.

Il lavoro occasionale di tipo accessorio

La denominazione di questa tipologia lavorativa la si deve alle prestazioni che si caratterizzano per la loro brevità e che si presentano, per l’appunto, in modo meramente occasionale. I soggetti coinvolti in questa tipologia lavorativa sono 3:

  • committente, ossia il datore di lavoro
  • collaboratore, cioè il prestatore del lavoro
  • Inps, che funge da intermediario anche per quanto riguarda la retribuzione.

Il pagamento delle prestazioni occasionali (dalle quali vengono esclusi: la contribuzione alla gestione separata Inps, l’assicurazione Inail e il compenso ai concessionari per la gestione del servizio) avviene attraverso voucher nominali.

Come per quello tradizionale, anche nell’ambito digitale possono essere svolte prestazioni occasionali, saltuarie, retribuite che seguono le medesime logiche del lavoro accessorio. La Digital Transformation avvenuta in questi anni ha generato nuove professioni e maggiori opportunità lavorative. Per questo motivo, nel seguente articolo ti spiegherò:

  • cos’è il lavoro accessorio e come funziona
  • chi può svolgere un’attività accessoria
  • come applicare questa tipologia lavorativa nell’ambito digitale.

Formandoti nel digital potrai avere maggiori opportunità professionali e ciò ti permetterà di offrire prestazioni occasionali tipiche del lavoro accessorio. Altrimenti, se hai già competenze, non perdere l’occasione di frequentare uno dei Corsi per mettersi in proprio online: 8 idee altamente profittevoli per avviare una tua attività sul web, in modo indipendente.

Cos’è il lavoro accessorio: significato

Con il termine lavoro accessorio s’intende un’attività lavorativa caratterizzata da prestazioni occasionali retribuite attraverso voucher. Questo strumento è nato per assicurare le minime tutele previdenziali (Inps) e assicurative (Inail). Si ricorre a questo tipo di rapporto per dare una risposta ad esigenze professionali e produttive che hanno carattere saltuario. Il rapporto lega 2 soggetti: il collaboratore e il committente.

Il vantaggio del lavoro accessorio è rappresentato dal fatto che:

  • il committente può utilizzare collaboratori nel rispetto della legge con estrema flessibilità
  • il prestatore viene retribuito con compenso esente da imposte fiscali, ha copertura Inail (assicurato per infortuni e malattie), non incide sulla sua posizione di disoccupato o inoccupato, e risulta cumulabile con i trattamenti pensionistici.

Rientrano nella definizione di lavoro accessorio, o “con voucher”, quelle attività lavorative non continuative, caratterizzate dal limite economico massimo di 5000€ netti nell’arco di un anno civile.

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Come funziona il contratto di lavoro occasionale accessorio?

Il contratto di lavoro accessorio, stabilito dalla legge 96/2017 (precedentemente d.l. 50/2017), regola un’attività lavorativa che non viene svolta in maniera continuativa. Esso può essere stipulato esclusivamente da chi è registrato sul sito dell’Inps nella specifica sezione “prestazioni di lavoro occasionale e libretto di famiglia”. Su tale portale devono registrarsi sia il committente che il collaboratore.

Il datore deve comunicare all’Inps, entro 60 minuti dall’inizio dell’attività lavorativa:

  • i dati del collaboratore
  • il luogo della prestazione
  • l’oggetto della prestazione
  • la data e ora d’inizio e termine
  • il compenso.
la definizione e il significato di lavoro accessorio

Nel caso in cui egli venga meno all’obbligo di comunicazione all’Inps oppure alle disposizioni che vietano il ricorso al contratto di prestazione, è prevista una sanzione amministrativa che ammonta fino a 2500€. Simultaneamente, anche il collaboratore deve registrare sull’Inps il contratto e indicare se sia:

  • titolare di pensione o invalidità
  • under 25 e se iscritto ad un istituto scolastico o università
  • disoccupato o inoccupato
  • percettore di prestazioni di sostegno del salario o del reddito.

La retribuzione minima del contratto occasionale di tipo accessorio è di 10€ lordi e il limite economico imposto dal lavoro accessorio è fisso di 5000€ netti annui o di 2500€ se le prestazioni rese da ogni prestatore sono in favore del medesimo utilizzatore. In ogni caso, dopo aver superato le 280 ore annue, il contratto si trasforma automaticamente a tempo pieno e indeterminato e il lavoratore diviene, dunque, un dipendente.

Le prestazioni occasionali secondo la legge possono essere rese tramite il “Libretto di Famiglia” oppure attraverso il “Contratto di prestazione occasionale”. Entrambe sono versate dall’Inps, ma qual è la differenza?

  1. Libretto Famiglia: il prestatore può acquistare solo attraverso la piattaforma Inps un libretto nominativo prefinanziato per il pagamento delle prestazioni; nasce con lo scopo di far fronte alle piccole esigenze quotidiane e dunque, può essere attivato nell’ambito di: piccoli lavori, giardinaggio, pensionati, steward negli impianti sportivi, assistenza anziani e baby-sitting
  2. Il contratto di prestazione occasionale: si riferisce alle prestazioni saltuarie e ridotte entro i limiti economici; possono fare ricorso a tale contratto: professionisti, lavoratori autonomi, associazioni, imprenditori, enti privati e amministrazioni pubbliche.

Il contratto di prestazione occasionale del lavoro accessorio si caratterizza per la modalità interamente telematica di attivazione e gestione semplificata attraverso la piattaforma Inps garantendone così piena tracciabilità.

Come pagare un prestatore di lavoro occasionale? Caratteristica intrinseca delle prestazioni occasionali è la tipologia di remunerazione data al prestatore. Il pagamento avviene attraverso voucher (buoni) nominali dal valore di 10€ lordi a cui bisogna togliere:

  • la copertura previdenziale presso Inps (13%)
  • assicurazione presso Inail (7%)
  • una quota di commissione sempre all’Inps (5%).

La renumerazione data al prestatore di lavoro accessorio avviene interamente in maniera telematica, Infatti egli si troverà accreditato sulla propria carta magnetica l’importo della prestazione. Tale modalità di pagamento del lavoratore accessorio è facilmente tracciabile poiché ogni voucher è numerato e datato.

Che differenza c’è tra lavoro accessorio e lavoro a chiamata

Il lavoro occasionale accessorio si distingue dal lavoro a chiamata in differenti modi.

Il lavoro a chiamata viene definito anche “job on call” per le sue prestazioni intermittenti. Infatti, attraverso questa tipologia contrattuale il lavoratore viene contattato in base alle esigenze del datore. Coloro che posso usufruire di tale tipologia contrattuale sono le persone che non hanno ancora compiuto 25 anni o che non abbiano superato i 55 anni. Un altro limite che viene imposto al lavoratore prevede un massimo di 400 giornate lavorative nell’arco di 3 anni, dopodiché il contratto diviene automaticamente full-time e indeterminato.

Il contratto a chiamata va stipulato per iscritto, fa parte dei lavori subordinati e pertanto il lavoratore diventa un dipendente.

lavoro accessorio vs lavoro a chiamata
Tab. che indica le principali differenze tra il lavoro accessorio e a chiamata

Chi può svolgere il lavoro accessorio

Le attività che possono usufruire del lavoro accessorio sono molteplici, come anche i soggetti che possono fornire prestazioni occasionali.

I committenti possono essere:

  • professionisti e imprenditori commerciali
  • enti locali e pubblici
  • privati.
committenti e prestatori di lavoro accessorio

I datori che invece non possono avvalersi del lavoro di tipo accessorio:

  • coloro che hanno più di 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato (ad esclusione delle attività alberghiere e turistiche)
  • imprese agricole
  • imprese del settore edile
  • appalti.

I soggetti che possono svolgere prestazioni occasionali:

  • studenti, purché non vada in conflitto con gli obblighi scolastici
  • inoccupati o disoccupati, perché le prestazioni non incidono sulle varie indennità
  • lavoratori con contratto determinato o indeterminato, purché non sia il medesimo datore per il quale stanno già lavorando
  • possessori di partita IVA, solo se presentano i regimi minimi
  • percettori di cassaintegrazione, Aspi o Naspi, con il limite dei 3000€ annui
  • pensionati, tranne chi presenta pensione d’invalidità
  • lavoratori domestici, come badanti, babysitter e dogsitter
  • extracomunitari, anche se non sono valide per avere il permesso di soggiorno.

Un collaboratore può effettuare prestazioni occasionali, nella totalità dei committenti, fino a una somma non superiore ai 7000€ (la cifra varia a seconda dei dati Istat). Qualora il committente sia un professionista o un imprenditore le prestazioni di lavoro accessorio rese a loro favore non possono eccedere il limite di 2000€ nell’anno civile per ciascun lavoratore.

Anche i soggetti percettori di cassa integrazione salariale o di misure di sostegno del reddito, in qualsiasi settore produttivo, compresi gli enti locali, potranno avvalersi di questa tipologia contrattuale per un compenso massimo di 3000€ in un anno.

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3 idee di lavoro accessorio nel mercato digitale

Nel mercato digitale il lavoro accessorio non trova un vero e proprio riscontro, anche se è possibile svolgere lavori saltuari che seguono tali logiche. Le opportunità lavorative sono molteplici, e anche se non si viene retribuiti in voucher hai la possibilità di guadagnare soldi extra offrendo prestazioni occasionali.

Nel digitale è indispensabile aprire la partita IVA? Non sempre. Seguendo le medesime logiche del lavoro accessorio tradizionale, le prestazioni occasionali possono essere rese senza necessariamente aprire la partita IVA, purché venga rispettato il limite dei 5000€ annui e che la prestazione avvenga in maniera non continuativa.

Quindi, se svolgi una professione che non ti piace o vuoi arrotondare lo stipendio puoi pensare di collaborare offrendo ad aziende o professionisti le tue capacità e conoscenze.

Di seguito ti illustrerò 3 idee di lavoro accessorio e opportunità professionali che puoi svolgere online.

Fai il Consulente online

Il consulente online è un libero professionista che affianca aziende e partner. Questo è tra i lavori più complessi, in quanto devi trasmettere e insegnare ciò che conosci. Devi essere un professore, un coach e una guida che aiuta le altre persone a realizzare e raggiungere i propri obiettivi scegliendo quelle strategie che si adattano alle loro esigenze.

Perché scegliere di fare il consulente digitale come lavoro accessorio rispetto alle tradizionali carriere?

  • È un mondo sempre nuovo dov’è necessario aggiornarsi costantemente
  • non ci sono, al momento, normative stringenti
  • puoi diventare coach mettendo in pratica quello che hai appreso.

Attualmente l’Italia, come il resto del mondo, sta vivendo una situazione pandemica che sta cambiando la maniera tradizionale di lavorare. Tutte le attività commerciali, PMI ed anche le grandi aziende, stanno vivendo una trasformazione digitale e hanno bisogno di qualcuno che insegni loro come destreggiarsi nella Rete.

Se hai hobby, passioni, o capacità particolari che vuoi far fruttare, dovresti diventare un consulente online. Il vantaggio principale è quello di non dover abbandonare la tua occupazione attuale, se lavori, oppure continuare a candidarti per altre posizioni lavorative, se sei disoccupato. Puoi fare il consulente online e guadagnare soldi extra, l’unica cosa che devi decidere è l’ambito in cui vuoi fare carriera.

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Diventa un Copywriter

Il ruolo principale del Copywriter è quello di scrivere contenuti persuasivi al fine di far compiere agli utenti determinate azioni. Se la tua passione è scrivere, ma non puoi o non vuoi aprire ancora la partita IVA puoi fare il Copywriter come lavoro accessorio in azienda perché: 

  • è impossibile mantenere un blog attivo e riuscire a trarne guadagno lavorando in maniera saltuaria, ma al contrario richiede costante attenzione
  • gestire un sito web, scrivere articoli e programmare un piano editoriale è l’opposto di “occasionalità”.

Oggi l’attività di copywriting è un aspetto fondamentale al fine si sviluppare una comunicazione web efficace. Tale figura è una delle professioni in crescita, perché le aziende si sono trovate impreparate ad affrontare gli utenti online.

Dunque, il consiglio che posso darti è di cercare aziende che sono già in possesso di un sito dotato di un blog attivo e di avviare una collaborazione con loro.

Impara a realizzare contenuti capaci d’attirare l’attenzione, suscitare interesse
e risvegliare i bisogni e desideri delle persone

Crea e vendi Infoprodotti

Ti piace scrivere delle guide, libri o e-book? Per venderli in maniera autonoma, secondo la legge, devi aprire una partita IVA. Quello che puoi fare è appoggiarti a siti e-commerce già esistenti per vedere tutti i tuoi prodotti, ma anche cimentarti nella vendita di Infoprodotti avvalendoti del lavoro accessorio

L’obiettivo è creare il prodotto o il servizio digitale, venderlo sfruttando i diversi canali e strumenti del Digital Marketing mostrandolo al target giusto nel momento giusto.

Ti sembra una buona opportunità per riuscire a trarne profitto? Siamo nell’era dei servizi e dei prodotti digitali e il business dei prodotti digitalizzabili è in forte crescita. Per questo ti consiglio di soffermarti un attimo a pensare al tuo know-how principale per poi metterti subito a lavorare e creare video, webinar, e-book e file audio.

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Come trovare un lavoro accessorio online

Dunque, ci sono diversi modi per guadagnare soldi extra mettendo a disposizione le proprie capacità e conoscenze. Infatti, precedentemente, ti ho illustrato diverse opportunità lavorative che puoi svolgere nel digitale, ma come si può trovare lavoro accessorio online?

come trovare lavoro online accessorio

Le piattaforme più utilizzate per le prestazioni occasionali che mettono in contatto committente e prestatore sono:

  1. Fiverr: una piattaforma mondiale che mette in relazione aziende e freelance attraverso il telelavoro
  2. Freelancer.com: soluzione adottata da molti professionisti, sulla piattaforma i freelance propongono dei progetti e sarà l’azienda a individuare quello che sta cercando
  3. Tabbid: una vetrina per i tuoi lavori e annunci, scrivi quello che offri, l’ambito in cui lavori e in cui hai competenze, saranno i datori a contattarti
  4. It.blastingnews: particolarmente interessante per chi ama scrivere (copywriter)
  5. Upwork: il suo punto di forza è il pubblico eterogeneo che permette anche a coloro che sono alle prime armi di farsi notare.

Sebbene iscriversi alle specifiche piattaforme sia doveroso, esse non sono le uniche soluzioni possibili. Tra le altre opportunità per cercare e trovare lavoro occasionale accessorio nel digitale vi sono: le agenzie del lavoro e il social recruiting.

Le agenzie del lavoro mettono in contatto le aziende che cercano personale con coloro che stanno cercando un’occupazione. Affidarsi a esse presenta benefici per entrambi:

  • per le aziende il vantaggio principale è la ricezione di un supporto mirato e il fatto che non debbano preoccuparsi direttamente della ricerca del personale perché saranno somministrati loro solo i candidati idonei
  • mentre i candidati usufruiscono in maniera gratuita del servizio oltre ad avere un orientamento professionale e una formazione, ricevono proposte in linea al loro profilo.

Il social recruiting oggi è la strategia che si sta mostrando sempre più efficace per le offerte di lavoro accessorio. Esso è un nuovo modo di cercare collaboratori sfruttando la potenza e immediatezza dei social network come Facebook, LinkedIn, Instagram e Twitter. È molto vantaggioso per le aziende che intendono cercare nuovo personale. Infatti, è possibile sfruttare le campagne sui social per profilare gli utenti e mostrare solo ai candidati che rispondono a uno specifico target gli annunci. In questa maniera:

  • i costi vengono dimezzati
  • i recruiter contattano i candidati più idonei
  • le risposte di questi sono più rapide.

Rimani sempre aggiornato sulle nuove offerte lavorative in campo digitale!

Conclusioni e consulenza gratuita su come orientarti

In questo articolo ti ho spiegato cos’è il lavoro accessorio e quali professioni digitali puoi svolgere per offrire prestazioni occasionali. Le professioni digitali, essendo in continua crescita, consentono maggiori opportunità lavorative.

Avvalersi di questa tipologia contrattuale può essere una soluzione strategica se vuoi:

  • arrotondare il tuo stipendio attuale
  • diventare un imprenditore online
  • lavorare come freelance.

Dunque, focalizzati sulle tue passioni e i tuoi punti di forza senza mai smettere di imparare e sognare.

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